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Ricerca interiore attraverso il kata (forma marziale)

Dojo Maharishi Sathyananda - Ai Jutsu - arte - katana - meditazione - pedana - disciplina

Sin dal primo apprendimento del Kata l’aspetto emozionale si esprime potentemente attraverso il lavoro sulla postura e sul respiro.

Le nostre rigidità, complessi, paure…vengono immediatamente in superficie e sta a noi se decidere di continuare ad ignorarle e a nasconderle attraverso le molteplici strategie che mettiamo in atto durante la vita quotidiana, oppure affrontarle e conoscere finalmente noi stessi innescando così una trasformazione in queste espressioni energetiche.

 

In qualche modo il Kata ci mette a nudo di fronte a noi stessi e di fronte alla sensibilità del Maestro.

Non possiamo più fingere, e le impalcature del nostro ego cominciano a scricchiolare.

Questo è un vero e proprio shock per molti, una vera terapia d’urto.

La Via delle Arti Marziali è una Via iniziatica.

Ma, come si diceva poc’anzi, se abbiamo il coraggio di rimanere di fronte a noi stessi, qualcosa comincia a trasformarsi.

 

Nel vedere, forse per la prima volta, inneschiamo il processo trasformativo e curativo.

Alla base di questa ricerca, quel che protegge in questo processo iniziatico, sono umiltà e rispetto.

Solo l’umiltà ed il rispetto possono schiudere il cerchio intorno al piccolo ‘io’ ed aprire le porte ad una piena coscienza vitale, alla possibilità di attingere a piene mani alla profonda saggezza (Buddha natura) insita in ognuno.

 

 

 

Sensei Paolo Taigō Spongia

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