
Meruāsana.
Questa posizione yoga prende il nome dalla montagna considerata sacra nella tradizione Induista, oltre che in quella Buddista e Jainista, dove la ritroviamo citata anche con altri nomi come Sumeru, Neru e Sumeruparvata.
È nei trattati scritti in forma semplice per essere da tutti compresi, i Purāṇa, che viene riportata una descrizione dettagliata di come e' fatto il monte Meru: appare come una montagna rovesciata con il vertice rivolto verso il basso, e la base più laga verso l'alto, dalle dimensioni impressionanti , è dimora, a seconda del mito, di Bramapuri o Indraloka le Città d'oro degli Dèi.
Sorge al centro di una terra - isola chiamata Jambudvipa e vista dall'alto, Meru, è al centro di un Fiore di loto, i cui petali sono costituiti dalle altre regioni disposte in forma concentrica, si innalza verso le sfere più alte e verso il cielo.
Simbolicamente rappresenta uno strumento che collega la sfera terrestre e umana alla sfera celeste e divina ma non solo: il pensiero indiano da sempre collega tutto ciò che si manifesta nel Macrocosmo al Microcosmo ovvero il corpo umano.
Sarà nei successivi testi tantrici che verrà evidenziata la correlazione tra la colonna vertebrale e il monte con il termine, usato ancora oggi, di Meru Daṇḍā.
Nel nostro Metodo è una delle posture fondamentali facente parte delle sequenze Śāstra Rājā.
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