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Sulla meditazione

Dojo Maharishi Sathyananda - Giardino Zen meditazione silenzio pace interiore

GETTA VIA L’IO E TACI:

ALLORA IN TE PERMARRÀ LA CHIAREZZA DIVINA.

CHI CAPISCE PROFONDAMENTE IL SILENZIO E L’IMMOBILITÀ

COMPRENDERÀ LA TRAMA ESSENZIALE DELLA VIA.

Chuang-tze XIII, 36.

Chuang-Tze, un grande filosofo taoista. Questo testo condensa in poche righe l'essenza della sua filosofia e la natura della Via (Tao).

"Getta via l'Io e taci", è un invito radicale all'auto-trascendenza. L' "Io" (inteso come ego, la nostra identità costruita su desideri, paure e attaccamenti) è visto come un ostacolo alla vera conoscenza e alla pace interiore. L'ego è rumoroso, pieno di giudizi e pensieri che ci allontanano dalla realtà del momento presente.

 

Il comando di "tacere" non si riferisce solo al non parlare, ma a una quiete mentale profonda, all'abbandono del dialogo interiore incessante. Solo quando questo "rumore" si spegne, può emergere la "chiarezza divina". Questo non è un concetto religioso nel senso occidentale, ma si riferisce alla chiara visione della realtà così com'è, senza le distorsioni della nostra mente.

Il Silenzio e l'Immobilità come Chiavi della Via

Silenzio: Rappresenta la quiete mentale, l'assenza di pensieri, giudizi e reazioni

 

Immobilità: Simboleggia non solo la stasi fisica, ma l'essere centrati e radicati, non turbati dagli eventi esterni.

 

Queste due condizioni non sono un fine, ma una porta d'accesso. La "trama essenziale della Via" (il Tao) non è qualcosa che si può afferrare con l'intelletto, ma che si può percepire solo quando la mente è completamente calma e ricettiva. In questo stato, si coglie l'ordine naturale delle cose, il flusso armonioso dell'universo, e si diventa un tutt'uno con esso.

 

La frase di Chuang-Tze ci insegna che la vera saggezza non si trova nell'accumulo di conoscenze o nella lotta per il controllo, ma nell'arte di lasciar andare, di fare silenzio e di rimanere immobili per percepire la realtà più profonda.

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