Sin dal primo apprendimento del Kata
l’aspetto emozionale si esprime potentemente attraverso il lavoro sulla postura e sul respiro.
Le nostre rigidità, complessi, paure…vengono
immediatamente in superficie e sta a noi se decidere di continuare ad ignorarle e a nasconderle attraverso le molteplici strategie che mettiamo in atto durante la vita quotidiana, oppure
affrontarle e conoscere finalmente noi stessi innescando così una trasformazione in queste espressioni energetiche.
In qualche modo il Kata ci mette a nudo di
fronte a noi stessi e di fronte alla sensibilità del Maestro.
Non possiamo più fingere, e le impalcature
del nostro ego cominciano a scricchiolare.
Questo è un vero e proprio shock per molti,
una vera terapia d’urto.
La Via delle Arti Marziali è una Via
iniziatica.
Ma, come si diceva poc’anzi, se abbiamo il
coraggio di rimanere di fronte a noi stessi, qualcosa comincia a trasformarsi.
Nel vedere, forse per la prima volta,
inneschiamo il processo trasformativo e curativo.
Alla base di questa ricerca, quel che
protegge in questo processo iniziatico, sono umiltà e rispetto.
Solo l’umiltà ed il rispetto possono
schiudere il cerchio intorno al piccolo ‘io’ ed aprire le porte ad una piena coscienza vitale, alla possibilità di attingere a piene mani alla profonda saggezza (Buddha natura) insita in
ognuno.
Sensei Paolo Taigō Spongia
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