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Arti Marziali: La Via Spirituale dalle Origini al Benessere Profondo

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Le arti marziali, fin dalle loro origini, sono state molto più di semplici tecniche di combattimento. Hanno sempre racchiuso un profondo aspetto spirituale, fungendo da vie per lo sviluppo personale, la disciplina mentale e l'armonia con il sé e l'universo.

Origini e la Leggenda di Bodhidharma

Le radici delle arti marziali sono antichissime e diffuse in molte civiltà. Si ritiene che alcune delle più antiche forme provengano dall'India e abbiano poi influenzato la Cina. Inizialmente, erano tecniche di difesa e sopravvivenza, ma col tempo si sono evolute in pratiche che integravano aspetti fisici, mentali e spirituali.

 

La figura di Bodhidharma è centrale per comprendere la dimensione spirituale delle arti marziali cinesi. Bodhidharma, un monaco buddista indiano vissuto tra il V e il VI secolo d.C., è tradizionalmente considerato il fondatore del Buddismo Chan (Zen in Giappone) in Cina e, secondo la leggenda, il padre del Kung Fu Shaolin.

 

Si narra che Bodhidharma giunse al Monastero Shaolin in Cina e trovò i monaci fisicamente deboli e incapaci di sostenere lunghe sessioni di meditazione. Per rafforzare il loro corpo e la loro mente, insegnò loro una serie di esercizi fisici basati su movimenti animali e principi di respirazione. Questi esercizi, che si dice siano stati codificati nei testi "Yi Jin Jing" (Classico della Trasformazione dei Muscoli e dei Tendini) e "Xi Sui Jing" (Classico del Lavaggio del Midollo), sono considerati i precursori del Kung Fu Shaolin. L'obiettivo non era solo la forza fisica, ma anche la disciplina interiore, la concentrazione e il controllo dell'energia (Qi), elementi essenziali per la pratica meditativa. La sua eredità ha influenzato profondamente la concezione delle arti marziali come "Via" per l'evoluzione e la crescita personale.

Lo schema di pratica di Bodidharma

Bodidharma dipinto su un blocco di legno da Tsukioka Yoshitoshi
Bodidharma dipinto su un blocco di legno da Tsukioka Yoshitoshi

Lo schema di pratica di Bodhidharma, considerato il fondatore del buddismo Chan (Zen) in Cina, si concentra principalmente sulla meditazione seduta (zazen) e sull'osservazione della propria natura di Buddha, con l'obiettivo di raggiungere l'illuminazione. Questa pratica non è solo una tecnica, ma un percorso di vita che coinvolge tutti gli aspetti dell'esistenza.

 

Gli elementi chiave di questo schema di pratica sono:

 

1. Meditazione (Zazen): Seduti in posizione meditativa, con la schiena dritta, gambe incrociate (in diverse varianti come il loto o il mezzo loto) e mani in dhyana mudra, mani sovrapposte con le palme rivolte verso l'alto e i pollici che si toccano.

 

2. RespiroLa consapevolezza del respiro è fondamentale per calmare la mente e creare uno spazio di presenza mentale.

3. Oggetto di meditazioneTipicamente, si osserva il respiro, ma si può anche scegliere un altro oggetto o mantenere una mente vuota, lasciando che i pensieri passino senza attaccamento.

4. ConsapevolezzaSi tratta di osservare i pensieri, le emozioni e le sensazioni senza giudizio, lasciandoli andare e tornando alla respirazione o all'oggetto di meditazione.

 

L'obiettivo è quello di raggiungere uno stato di quiete mentale e di profonda consapevolezza, sperimentando direttamente la propria natura di Buddha.

 

Il percorso prevedeva anche il rispetto di alcuni principi durante il lavoro e la vita quotidiana:

 

1. ConsapevolezzaLa pratica non si limita al momento della meditazione, ma si estende a tutte le attività quotidiane.

2. EticaI precetti buddisti, come non mentire, non rubare, non abusare del corpo, sono fondamentali per una vita etica e per il progresso spirituale.

3. AttenzioneMantenere la consapevolezza in ogni azione, parola e pensiero, evitando la distrazione e l'attaccamento.

 

 

Bodhidharma insegnava che tutti possiedono la natura di Buddha, e che la pratica serve a risvegliare questa natura innata. Insegnava ad imparare ad accettare se stessi, gli altri e la realtà così com'è, senza giudizio né resistenza. Diceva che attraverso la pratica, si sviluppa una comprensione più profonda della realtà e della propria posizione nel mondo e che la relazione tra maestro e discepolo è fondamentale per il percorso di crescita spirituale.

 

Gli insegnamenti di Bodhidharma sono spesso trasmessi attraverso koan (storie, domande o affermazioni paradossali) e altre forme di pratica che stimolano la riflessione e la comprensione diretta.

 

In sintesi, la pratica Bodhidharma è un percorso olistico che coinvolge la meditazione, l'etica e la vita quotidiana, con l'obiettivo di risvegliare la natura di Buddha e raggiungere l'illuminazione. 

Arti Marziali Cinesi e il loro Ruolo nella Salute

Le arti marziali cinesi, in particolare gli stili "interni" come il Tai Chi Chuan e il Qi Gong, sono ampiamente riconosciute per i loro benefici sulla salute, che vanno ben oltre la mera abilità nel combattimento.

 

Benefici Fisici: Migliorano la coordinazione, l'equilibrio, la postura, la flessibilità e la forza muscolare. Contribuiscono a ridurre il dolore cronico (mal di schiena, artrite), migliorano la circolazione sanguigna, abbassano la pressione arteriosa, i trigliceridi e il colesterolo, e rafforzano il sistema cardiovascolare e immunitario. Il Tai Chi, in particolare, è efficace nel prevenire le cadute negli anziani.

 

Benefici Mentali e Spirituali: Promuovono la concentrazione, la memoria e il controllo su di sé. Aiutano a ridurre lo stress, l'ansia e i sintomi della depressione, migliorando il benessere mentale complessivo. La pratica costante porta a una maggiore consapevolezza del proprio corpo e della propria energia interna (Qi), favorendo un senso di armonia tra corpo, mente e spirito. Il Qi Gong, in particolare, è una disciplina che si concentra sul mantenimento della buona salute e del benessere psicofisico attraverso la coltivazione e la circolazione del Qi.

 

 

Queste pratiche non sono solo esercizi fisici, ma veri e propri strumenti di meditazione in movimento, che permettono di coltivare la consapevolezza e di armonizzare le energie interne.

Evoluzione nelle Arti Marziali Giapponesi: il Budō

In Giappone, le arti marziali hanno subito un'evoluzione concettuale significativa, passando dal Bujutsu ( - arte/tecnica marziale) al Budō ( - via marziale). Mentre il Bujutsu si concentrava principalmente sull'efficacia nel combattimento e sulle tecniche di guerra, il Budō ha spostato l'attenzione sui principi etici, morali e spirituali della pratica. Questo processo è avvenuto anche grazie all'influenza dello Zen e della filosofia alla sua base.

 

Il termine Budō è composto dagli ideogrammi "bu" (), che significa "marziale" o "guerriero", e "dō" (), che significa "via" o "sentiero". Il "bu" stesso è spesso interpretato come l'arresto della lancia, suggerendo che il vero scopo della via marziale non sia la violenza, ma la sua cessazione, la pace.

 

Le discipline del Budō, come il Karate-do, il Judo, l'Aikido, il Kendo e il Kyudo, pur conservando le loro radici nelle tecniche di combattimento, hanno come obiettivo primario la formazione del carattere, lo sviluppo della disciplina mentale e fisica, e la ricerca di una profonda conoscenza di sé.

 

Disciplina e Etichetta (Reihō): La pratica del Budō enfatizza il rispetto, l'umiltà e l'etichetta (reihō). L'allenamento non è solo fisico, ma anche un percorso di crescita morale e spirituale.

 

Armonia tra Mente, Tecnica e Corpo: Nel Budō, l'allenamento non mira solo alla perfezione tecnica, ma all'integrazione di mente, tecnica e corpo come un tutt'uno. Questo porta a uno stato di "non-mente" (mushin), dove le azioni sono spontanee e fluide, senza esitazione o sforzo cosciente.

 

Ricerca Interiore: Il Budō invita il praticante a confrontarsi con i propri limiti, le proprie paure e le proprie debolezze, trasformandole e scoprendo la propria nobiltà interiore. È una via di conoscenza che porta alla trascendenza della dualità (vittoria/sconfitta, vita/morte) e alla ricerca dell'unità superiore.

 

In sintesi, l'aspetto spirituale è intrinseco alle arti marziali, fin dalle leggende che circondano figure come Bodhidharma. Esse non sono solo sistemi di combattimento, ma vie di autodisciplina, salute e crescita personale, capaci di trasformare l'individuo a livello fisico, mentale e spirituale, sia che si parli di antiche pratiche cinesi o del moderno Budō giapponese.

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